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ARS MULIEBRIS
DOMUS MULIEBRIS
Tra sacro e profano,
l'immagine della
donna nel medioevo
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RASSEGNA STAMPA |
WORK IN PROGRESS. UN PAESE AL LAVORO PER LA FESTA
PIU’ BELLA
Tra le presenze del XVIII Medfest la Casa del liutaio ed
il banchetto medievale
Tra
gli angoli più suggestivi del XVIII MedFest la Casa
della Musica e della Liuteria di Randazzo del magistro
Giuseppe Severini. Quella di Buccheri è una mostra di
strumenti musicali e di documenti relativi alla
costruzione di strumenti musicali a corde del Medioevo:
una cetra, un rebab, un liuto piccolo e una sinfonia. In
esposizione anche gli album della liuteria e degli
strumenti che Severini ha costruito nel corso degli
anni. La produzione inizia dal 1985, l’associazione
nasce invece nel 2009 a Randazzo con più di 60 strumenti
esposti con più di sessanta posti. A Buccheri Severini
intratterrà il pubblico del MedFest tra suoni e poesia
degli autori del Medioevo tra questi Jacopo da Lentini,
Guido delle Colonne e Ciullo d’Alcamo e qualche novella
del Boccaccio con il coinvolgimento dei visitatori.
Non è la prima volta al Medfest, le tre prime edizioni,
poi a passi scelti, altre cinque edizioni sparse sempre
sotto la direzione artistica di Elena Servito. Una
passione doppia per il legno e la musica, uno tra i
pochi in Italia, forse gli ultimi produttori di
strumenti medievali, da Roma in giù solo tre. Chi vuol
fare questo lavoro deve partecipare ai Festival
importanti, Largentiere in Francia. “C’è molta curiosità
tra i giovani, ma rimane un utilizzo contemporaneo degli
strumenti – dice Severini - per esempio nel metal,
tribal o fantasy che, in qualche modo, ricordano le
sonorità tipiche del Medioevo. Mi fa piacere che si
continui questa rievocazione di Buccheri nonostante le
difficoltà economiche assai note, e spero che questo
evento continui nel tempo e che non degeneri come è
accaduto in altri festival. Dopo venti anni di festival
spero che passione e materiali non vadano perduti del
tutto privilegiando solo pane e salsiccia”.
Spazio anche alla enogastronomia tipicamente medievale:
da bere l’ippocrasso (spezie, cannella, miele ed
ingredienti fedeli ai ricettai medievali) e il sidro di
mele, due tipologie di vino dolce. Presto ci
costituiremo in associazione – afferma lo storico
Francesco Cimino insieme al cuoco Fausto Portale,
colonna portante del progetto che nasce a Giarre – per
adesso siamo un gruppo di amici che hanno ilpiacere di
portare avanti la cultura gastronomica medievale cosi
come tutti gli aspetti del medioevo con la
collaborazione del centro studi Acitrezza. Viviamo un
periodo in cui la memoria viene bistrattata e la
rievocazione in se permette di fare storia attiva, non
solo oggetto polveroso da libro antico ma oggetto di
interesse ai più”.
Il menù prevede zuppa di ceci e cous cous, la torta del
Borghese tratta da un ricettario francese del 400,
salumi e formaggi e torte salate con ingredienti più in
voga nelle tavole medievali che hanno fatto storia.
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Ufficio Stampa MedFest
rosa tomarchio
360767027
rosatomarchio@ virgilio.it
facebook: medfest di buccheri 2013 |
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Punto
di incontro di culture e civiltà. Unione mistica di religioni,
riti e leggende.
Alchimia di lingue,
colori, ritmi e suoni.
Tutto questo fu
il medioevo siciliano:
ventre del Mediterraneo
e ancora più su,
fino ai Longobardi e ai Normanni.
Oggi potremmo definirle
prove tecniche di globalizzazione,
in un mondo
(quello medioevale)
che nel Mediterraneo
aveva il suo centro,
e nella Sicilia
il suo ombellico. |
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