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16 agosto 2013
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ARS MULIEBRIS
DOMUS MULIEBRIS

Tra sacro e profano, l'immagine della donna nel medioevo

 

ARTISTI E GRUPPI PRESENTI ALLA
XVIII EDIZIONE DEL  MEDFEST
 

CORTEO STORICO CITTA' DI BUCCHERI
 a cura dell' ASSOCIAZIONE MADRIGALE

L’Associazione Culturale Madrigale si propone come attività prevalente la tutela, la valorizzazione, il recupero del patrimonio culturale, storico, artistico, riscoprendo la "Cultura Popolare" intesa come la sommatoria di diversi repertori storici che esprimono la più genuina "anima" di un popolo. Promuove progetti di ricerca e di sperimentazione a supporto della conservazione e della valorizzazione delle fonti storiche locali, nelle loro diverse forme e contestualizzazioni. Offre occasioni di incontro e di aggregazione nel nome di interessi culturali, storici , artistici e sociali. Presta interesse alle tradizioni storico culturali , alla riscoperta di gusti e sapori antichi. Mira ad una divulgazione della storia locale, promuovendo le occasioni di cultura presenti sul territorio. Organizza eventi spettacolari e manifestazioni, mostre e conferenze,visite culturali e dibattiti, concerti e laboratori musicali, corsi e seminari, tornei sportivi ed altre attività culturali ludico ricreative.  www.associazionemadrigale.com

 

Tamburi di Buccheri

Siamo un gruppo di amici appassionati del suono cupo e rumoroso dei tamburi.
A Buccheri da molti anni si svolge una manifestazione Medievale che con il passare degli anni è diventata sempre più importante e conosciuta in tutta la Sicilia.
Durante queste manifestazioni, abbiamo potuto assistere all'esibizioni dei tamburi di Assisi che da circa nove anni vengono invitati a Buccheri, ispirandoci a loro abbiamo deciso di formare un nostro gruppo.
Nel febbraio del 2008 con l'aiuto del maestro Franco Atanasio e del comune di Buccheri che ci hanno sostenuti, ci siamo muniti di strumenti, divise e soprattutto di buona volontà e giorno dopo giorno abbiamo creato nuovi pezzi sempre più originali e articolati.
In poco tempo siamo stati invitati a feste e manifestazioni nei paesi limitrofi dove abbiamo potuto assistere all'apprezzamento e all'entusiasmo della gente che ha partecipato alle nostre performance.
Questo per noi è un grande motivo di orgoglio che ci consente di continuare questa esperienza con entusiasmo e passione.

 

Raffaele Berardi

La morte del cavaliere, da la Chanson de Roland.
Nel Medioevo la morte è regolata da rituali consuetudinari, descritti frequentemente con attenzione nelle chansons de geste e nei romanzi cortesi come momenti significativi della dimensione cortese dell'esistenza e dei valori celebrati in queste opere. Il cavaliere non muore come capita, la morte non avviene mai improvvisamente, nemmeno quando è accidentale o conseguenza di una ferita, nemmeno quando è causata da emozioni eccessive, come spesso accade nelle vicende della letteratura cortese.

Durata spettacolo: 10’
Repliche: dalle ore 20.30 alle ore 00.00 ogni dieci minuti

Raffaele Berardi, Nato a Siracusa nel 1985, si diploma alla scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Torino diretta da Mauro Avogadro nel 2009.
Nel 2010 inizia la collaborazione, con l'Istituto Nazionale del Dramma Antico, di Siracusa.
Collabora inoltre con i registi: Mauro Avogadro, Daniele Salvo, Alberto Oliva, Emiliano Bronzino, Davide Livermore, Domenico Polidoro, Cristina Pezzoli, ecc
.
 

 

Simonetta Cartia, Serena Cartia,
Aymen Mabrouk

Chanz d’auzelh. Curtigghi antichi…

Spettacolo di poesia, canto,racconti e danze.

Una balia pettegola persa nei secoli. Resa immortale dopo aver bevuto per sbaglio una pozione magica…ascoltando la profezia di Merlino “una vergine salverà la Francia…Giovanna D’Arco”.

La balia curiosa parte alla ricerca della punzella…da allora, nei secoli la balia vaga  di città in città raccontando di personaggi e fantasmi del passato,cantando felice in lingua provenzale!!!

Coreografie a cura di Serena Cartia con:

Paola Cereno, Arianna Caserta, Simone Caserta, Antonino Cicero Santalena, Giuliana Coniglione, Cinzia Coniglione, Francesca Paolino, Francesco Gintoli, Nicoletta Mauro, Natalia Pedrioni.

Durata spettacolo: 10’
Repliche: dalle ore 20.30 alle ore 00.00 ogni dieci minuti

 

Enzo Curcurù

Domus Muliebris 

Durata spettacolo: 10’
Repliche
: dalle ore 20.30 alle ore 00.00 ogni dieci minuti

curriculum vitae

 
Jalì Diabatè

Le voci del sud-voce e Kora

Jali Diabatè nasce a Baghere, un piccolo villaggio Mandinka della Casamance (Senegal) .
L’area culturale Mande si consolida a partire dal 1230 grazie all’azione di conquista e di consolidamento dei territori del grande condottiero Soundiata Keita, che fu il primo imperatore dell’impero del Mali o impero Manden.
Alla sua corte fiorisce la raffinata cultura musicale dei jalilu ( o griot), un poeta, musicista di corte che eleva le menti degli ascoltatori con la propria arte virtuosa e meditativa, tramandando attraverso il canto, le gesta degli antichi signori ed eroi del Manden.


Durata spettacolo: 10’
Repliche: dalle ore 20.30 alle ore 00.00 ogni dieci minuti

 
Sebastiano Fazzina

Pazzo di lei. La donna venuta dalla notte

La sua venuta, fatale fu per la morte nera. Di lei si canterà a lungo tra gli spiriti di chi più non è. Ma tra coloro che generazione e generazione a venire parleranno del grande miracolo, nessuno dirà mai che fu una semplice donna. Semmai, la strega ricordata sarà per il castigo che uomini di cuore e di alta moralità non esitarono a infliggere alla megera, causa di dolore e sofferenza…

Durata spettacolo: 10’
Repliche: dalle ore 20.30 alle ore 00.00 ogni dieci minuti

 
Paola Giglio

La mia colpa. Storia di una strega

Il corteo avanza lento per le strade di Palermo, facendosi largo tra la folla rumorosa. E’ diretto verso Piazza Viglieno, dove una altissima forca ed il boia attendono la loro vittima. Me.
Il mio corpo buttato sul dorso di un mulo è martoriato dalle torture, i miei capelli sono stati rasati, ma la mia anima è fiera. Non ho paura io, né di loro, né della morte, del resto non ho fatto nulla di male.
La mia colpa è stata solo quella di voler fare del bene a delle anime infelici e di questo non me ne pento. Non vorrei mai tornare indietro, ritornare quella che ero, una poveraccia come tanti…

Durata spettacolo: 10’
Repliche: dalle ore 20.30 alle ore 00.00 ogni dieci minuti

curriculum vitae

 
Sergio Mancinelli

Ragionamento di chi alcuna cosa molto da lui disiderata con industria acquistasse Dal Decameron di Boccaccio
La decima novella della terza giornata del Decameron è ampiamente conosciuta, anche perché è il racconto più algidamente osceno che Giovanni Boccaccio abbia scritto.
L’eroina si chiama Alibech, nome esotico che ha qualcosa di turco. Alibech è invece una ragazza tunisina, araba musulmana, di quattordici anni, proveniente dalla città di Capsa. E’ una fanciulla assai graziosa, ma eccessivamente ingenua…

Durata spettacolo: 10’
Repliche: dalle ore 20.30 alle ore 00.00 ogni dieci minuti

 

Giuseppe Orto

 Il fauno acrobata

Durata spettacolo: 10’
Repliche:
dalle ore 20.30 alle ore 00.00 ogni dieci minuti
 

Mauro Avogadro
Ha frequentato l'Accademia d'Arte Drammatica Silvio D'Amico negli anni 1971-74, lì ha incontrato Orazio Costa e Luca Ronconi.

Dal 1974 al 1976 ha lavorato nella compagnia Valli-De Lullo negli spettacoli: Il malato immaginario di Molière, Tutto per bene di Pirandello, Terra di nessuno di Pinter.

Parallelamente è cominciata l’esperienza con Luca Ronconi nelle vesti sia di attore che di regista collaboratore. Quello con Ronconi è stato un lungo percorso e Avogadro ha partecipato all'allestimento di molti dei suoi spettacoli tra cui Utopia di Aristofane, Spettri di Ibsen, La commedia della seduzione di Schnitzler, La torre di Hofmannsthal e Calderòn di Pasolini presso il Laboratorio di Prato, poi ancora Tre sorelle di Cechov e, per il Teatro stabile di Torino, Gli ultimi giorni dell’umanità di Kraus, L’uomo difficile di Hofmannsthal, Misura per misura di Shakespeare, Venezia salva di Simone Weil.......................
 
 
 
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Punto di incontro di culture e civiltà. Unione mistica di religioni,
riti e leggende.
Alchimia di lingue,
colori, ritmi e suoni.
Tutto questo fu
il medioevo siciliano:
ventre del Mediterraneo
e ancora più su,
fino ai Longobardi e ai Normanni.
Oggi potremmo definirle
prove tecniche di globalizzazione,
in un mondo
(quello medioevale)
che nel Mediterraneo
aveva il suo centro,
e nella Sicilia
il suo ombellico
.

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