BUCCHERI – «Sono state
giornate indimenticabili a Buccheri, il Medfest ci ha
accolto come eroi e noi siamo giullari, che la festa
continui per tutta la notte». E così è stato per Armando
D’Angeli e il cast di attori sui trampoli del Teatro del
Ramino, che hanno portato in scena “Virtus et Luxuria”,
tra gli spettacoli di punta della sedicesima edizione
del rinomato festival medievale buccherese.
Una lunga festa anche per le migliaia di visitatori –
riconfermate 100mila presenze – che si sono riversate
sulle vie del borgo montano per rivivere con curiosità
atmosfere, suoni, visioni e sapori secolari. Tra essi
era presente anche il presidente della Provincia
Regionale di Siracusa Nicola Bono che ha confermato il
proprio apprezzamento per la qualità della
manifestazione: «Il Medfest è oramai ritenuto un
appuntamento fisso dell’estate siracusana e dell’intera
provincia. Grazie all’impulso dell’amministrazione
comunale di Buccheri e al piccolo sostegno economico
messo in campo dalla nostra Provincia, questo comune
riesce ad attrarre migliaia di spettatori e visitatori
perché regala uno spettacolo di notevole valenza
culturale ed enogastronomica». Il Medfest infatti è
fortemente voluto dal sindaco di Buccheri Gaetano Pavano,
ideato e organizzato dall’assessore al Turismo e alla
Cultura Liliana Nigro - nella veste anche di direttore
artistico - e patrocinato dalla Provincia Regionale di
Siracusa, dall’assessorato regionale al Turismo,
Identità siciliana, dall’assessorato regionale
dell’Attività produttive e da diversi sponsor.
Esordio sontuoso – sabato 20 agosto - quello del Corteo
storico che si è snodato tra le strade cittadine
accompagnato dall’immancabile “colonna sonora” dei
tamburi. In testa il gruppo di suonatori di Buccheri, in
veste rossa e gialla, seguiti dalle percussioni e dalle
bandiere provenienti dai paesi vicini: Ferla, Giarratana,
Cassaro, Floridia, Priolo. A sfilare abiti e strumenti
dell’epoca curati dall’Associazione Madrigale:
guerrieri, dame e signori, balie con bimbi in antiche
carrozzine, e imponenti figure religiose.
Nel contempo, a un centinaio di metri, nella piazza che
ospita il Municipio (piazza Toselli) si raccontava –
grazie alla bravura e all’incantevole scenografia del
Teatro del Ramino – l’amore fra due giovani ostacolati
da «loschi armati che con le loro armi infuocate creano
scompiglio». Dalla scalinata della chiesa di Sant’Antonio,
gremita in ogni spazio, gli spettatori hanno assistito a
duelli furibondi e riti magici fino al lieto fine che
vede i due amanti ritrovarsi.
Combattimenti in costumi medievali anche quelli
celebrati dai Milites Trinacriae di Modica, per la prima
volta al Medfest: «Partecipare alla kermesse buccherese
– ha dichiarato il presidente Giuseppe Colombo – è stato
formativo e vissuto con grande emozione. Il nostro
gruppo, attraverso attenti studi, intende rievocare la
scherma storica in Sicilia e riportare qui il
combattimento templare». In tutto il paese si sono
alternate cartomanti, giocolieri e artisti di strada che
hanno incantato i visitatori con le loro performance.
E ancora: la rappresentazione di un banchetto dell’Anno
Mille, artisti di strada e musiche celtiche, fino al
quartiere del Castello dove le numerose “Taberne” hanno
offerto cibi succulenti fino alle prime ore dell’alba.
C’era perfino la “granita da niviera”, quella cioè
anticamente preparata con la neve e i succhi della
frutta stagionale.
A piazza Fratti è stata festa per i giovani, non solo
della provincia e non solo siciliani: chi proveniva da
Bergamo, da Roma, e chi dal lontano New Jersey – vicino
New York - in un’atmosfera che ha unito tutte le
culture.
E l’epilogo di ieri sera – domenica 21 agosto - non ha
deluso: la sedicesima edizione si è chiusa con
l’attesissimo spettacolo pirotecnico dei fratelli La
Rosa di Bagheria allestito nella vallata di Goso,
definito dal direttore artistico Liliana Nigro, «unico
in Europa».
22 agosto 2011
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