Punto di incontro di cultura e
civiltą. Unione mistica e
metafisica di religioni, riti e
leggende. Alchimia di lingue,
colori, sentori visivi ed
olfattivi, ritmi di lavorazioni
artigianali e suoni musicali.
Tutto questo fu il medioevo
siciliano, ventre del
Mediterraneo e ancora pił su
fino ai Longobardi e ai
Normanni. Oggi potremmo
definirle prove tecniche di
globalizzazione in un mondo
(quello medioevale) che nel
Mediterraneo aveva il suo centro
e nella Sicilia il suo ombelico,
il punto di incontro tra
popolazioni profondamente
diverse tra loro, ma, allo
stesso tempo, unite dal
commercio e dalla curiositą di
conoscere il “diverso” e l’
“ignoto”. |