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La goliardia, la gogna e la lussuria

Artisti

Programma/Spettacoli
17 agosto 2007
18 agosto 2007
19 agosto 2007
All'interno della Cittadina
L'angolo della Lussuria
Nel parco del Castello
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La goliardia, la gogna e la lussuria

SCIARIVARI'

Sciarivarì nasce dall’incontro di differenti musicisti già attivi da diversi anni nell’ambito della musica medievale . Il gruppo riunisce nelle sue esibizioni tutti gli elementi di uno spettacolo giullaresco, proponendo una performance ricca di musica, teatro e giocoleria e avvalendosi dell’uso di costumi, maschere, trampoli e fuoco.

La dimensione teatrale, sia negli spettacoli di strada sia nelle esibizioni sul palco, crea un diretto coinvolgimento del pubblico trasmettendo in modo vivo il fascino della 

musica e della poesia medievale uniti allo spirito giocoso e ironico caratteristico dell’arte dei giullari. Vengono utilizzate “macchine” spettacolari come il Cammello e un terribile Drago sputafuoco che affronta un agguerrito San Giorgio a cavallo.

All’uso di strumenti musicali ricostruiti dall’originale iconografia dell’epoca , si accosta quello di strumenti primitivi come i corni e le conchiglie

ETNAFOREVEREST

“Ser Pannocchia e la maga Ciuchina” scritto, diretto e interpretato da Giuseppe Ghelfi e Marzia Longo è uno spettacolo mutevole e mutante, comico e drammatico allo stesso tempo,

 dove la risata sgorga liberatrice e si fonde alla riflessione ironica su quanto ci sta intorno in un tourbillon di parole infuocate, magie, cose animate, luci, voci, salti-in-banco e musica, animata dal duo diretto sapientemente dal maestro Salvo Randazzo e dalla voce narrante di Alessandra Barbagallo.
Una miscela esplosiva di teatro, danza, musica e giocoleria…in gran stile medievale!.

FLIC – SCUOLA DI CIRCO



 

L’idea di fondo di questa scuola è di aiutare i giovani interessati a questa antica arte, proponendone una moderna interpretazione, che utilizza le nuove influenze derivanti dalla Danza contemporanea e dal Teatro. Le tecniche acrobatiche e circensi rimangono innegabilmente il fondamento di questo percorso, nonché lo strumento espressivo e “narrativo” degli spettacoli di circo contemporaneo: sono arricchite dall’armonia dei gesti, dalla fusione tra movimento corporeo e musica e dalle tecniche teatrali che si rielaborano e si uniscono al bagaglio del Teatro di Strada. L’obiettivo del direttore pedagogico Matteo Lo Prete (tecnico nazionale F.G.I. con esperienza pluriennale nel ambito della ginnastica artistica internazionale) è far nascere artisti completi, che mirino non più solamente a stupire il pubblico con virtuosismi tecnico-acrobatici fine a se stessi, ma ad emozionare con spettacoli dove musiche, coreografie, costumi, strutture di scena trasformano la tradizionale “attrazione” circense in una vera e propria “rappresentazione” artistica.
In questa direzione sono stati fatti già molti passi:l’unione tra ex allievi ed ex atleti, insieme ai professionisti che ogni anno si aggiungono e utilizzano i nostri spazi per le loro creazioni, costituisce oggi un gruppo affiatato che realizza, sotto la guida esperta del nostro direttore artistico Roberto Magro, spettacoli di circo contemporaneo …

“Il circo attuale entra nello spazio del racconto, a volte senza farsi vedere a volte sorprendendoci a guardare in alto, o ancora a contare gli oggetti, a seguirne le forme in movimento per lasciarci poi una gran voglia di giocare.
Il circo e’ tornato giovane, ha ritrovato tante storie da raccontare ed inventare giocando con la verticalità nelle sue forme con gli oggetti ed i corpi in movimento.
L’acrobazia e la danza sono lì a mescolarsi e rincorrersi, in aria quanto al suolo, sempre pronte ad entrare nella quotidianità dei personaggi. Non più l’artista di circo ma l’attore di circo fa un salto mortale e ci invita ad entrare nel suo mondo un po’ astratto e surreale fatto di corpi sospesi, equilibrismo, giocoleria e di tutta la magia che il nuovo circo sprigiona

MAIORES BALLISTRALII ASISII

L’associazione è nata nel 1980. Oltre alla ricerca, il recupero, lo studio della balestra e dei mestieri medioevali, vedi il carro per fare le corde, la farmacia, il conio moneta, il torchio per stampe, la ns. Associazione si occupa della divulgazione di quanto detto attraverso seminari, convegni, spettacoli.
Sono gli spettacoli che abbiamo portato in Italia, Europa e Stati Uniti che hanno reso famoso il ns. gruppo. Vedete, noi portiamo appresso un nome troppo inportante, Assisi,che spesso ci apre non solo le porte ma anche i portoni.

Però se non vendi qualcosa di importante, piano piano, scadi di interesse. E noi, ringraziando Iddio, spesso compiamo dei tours di forza portando lo spettacolo con continuazione e per tutta l’estate.
Lasciateci fare 2 ore di spettacolo con balestrieri, tamburini, sbandieratori, danza e giochi di fuoco e danza delle spade infuocate, trampolieri, ecc…
La scuola assisana al servizio del medioevo e delle cose in cui crediamo e che amiamo.” Uomini rozzi avezzi alla lotta, alle donne e al vino, con sulle spalle la loro fedele arma…la balestra, strumento di morte…oggi non più”. Alberto Passeri

MARC NOVARA

Si è diplomato in pianoforte nel 1984 sotto la guida del M° Michele Fedrigotti. Dal 1987 è docente di pianoforte e dal 2001 di fisarmonica  presso la Civica Scuola di Musica di Cinisello Balsamo (MI), dal 1999 al 2006 è stato docente di pianoforte presso la Civica Scuola di Musica per orchestra di fiati "Nuova Armonia Musicale" di Gorla Maggiore (VA).Ha svolto attività concertistica come solista, in duo e in formazioni cameristiche. Nel 1990 ha cominciato a interessarsi a strumenti antichi e tradizionali quali la ghironda, la cornamusa, l'organetto diatonico e la fisarmonica cromatica, approfondendone la conoscenza e acquisendone la padronanza tecnica frequentando stages e seminari in Italia e in Francia.
L’uso sia colto che popolare di questi strumenti gli ha permesso di suonare in svariati gruppi: Theatrum Instrumentorum (musica medioevale e rinascimentale), Ensemble 1492 (musiche e danze del XVI sec.), La Chambre du Roy René (musica popolare del ‘400), Ensemble à roue, Ensemble La Magnifica Comunità (musica barocca), Picotage (musica tradizionale francese), Projet musette (musica popolare francese degli anni '30-'40) e Takis Kunelis Ensemble (musica tradizionale greca). Con queste formazioni ha al suo attivo numerosi concerti in Italia e all’estero, nonché incisioni discografiche (ARTS MUSIC,ADP-PARIS,ETHNOSUONI) e, in qualità di solista,  collaborazioni teatrali, televisive e cinematografiche.

AL QANTARAH

Il gruppo si forma a Bologna nel 1990 intorno ad un progetto di ricerca sulla musica siciliana, basato soprattutto sul confronto tra repertori del medioevo colto e la tradizione orale tutt'oggi in vita, includendo anche repertori di musica araba e mediorientale.

 I componenti del gruppo vantano una notevole esperienza sia riguardo alla pratica musicale che alla ricerca musicologica e alla didattica; provengono tutti da importanti formazioni di musica antica ed etnica, con le quali hanno effettuato numerosi concerti in Italia e all'estero, partecipando anche a diverse incisioni discografiche, radiofoniche e televisive.
Dal 1992 Al Qantarah ha intrapreso regolare attività concertistica in Italia e all'estero (Germania, Austria, Francia, Croazia, Lituania, Lettonia, Estonia, Marocco, Stati Uniti, Australia), comprese diverse lezioni-concerto per le scuole e registrazioni discografiche e radiofoniche.
Nel settembre 1999 il gruppo è stato invitato per concerti e conferenze presso il prestigioso Wellesley College (Massachusetts - U.S.A.) e nell’aprile 2003 ha partecipato al festival Ten Days on the Island (Tasmania – Australia).
Nel luglio 2003 ha debuttato lo spettacolo Lapilli, in collaborazione con l’attore Leo Gullotta (spettacoli a Roma, Ercolano, Terni, Nora di Pula, Cento).
Nell’agosto 2004 si è esibito al 5° Festival International de Volubilis (Marocco). Nello stesso anno ha effettuato una tournée nei Paesi Baltici (Lituania, Estonia, Lettonia) ed ha partecipato al Dvigrad Festival in Croazia.
Nel 1999 la casa discografica Fonè ha pubblicato il CD Abballati, abballati! - Canti e suoni della Sicilia medievale (nel mese di aprile dello stesso anno il disco è stato allegato al n° 36 della rivista di musica antica Orfeo).
Nel 2006 è la casa discografica Promomusic ha pubblicato il CD Troparium de Catania – Feste e Canti della Sicilia Normanna

MULUK

Alceste De Done: percussione (italia)
Ha frequentato la scuola romana di TIMBA, dove si è diplomato in percussioni africane con il maestro

BADU NDIAYE
Abile percussionista nelle diversità etniche musicali
Ha suonato con diversi musicisti professionisti tra cui:
La pianista di nome PATRIZIA SCASCITELLI residente a New York
MARVIN BUGALOO SMITH batterista residente a New York KARL POTTER percussionista residente a Roma LARRY DIUWIDDIE residente a New York esperienza in Umbria Jazz .
Esperienza SOUL con il gruppo SCENT OF SOUL
Settembre 2006 manifestazione multi etnica in via dei Fori Imperiali in Roma con il gruppo
interetnico Ramzi Harrabi Ensemble

Younes El Marakchi voce liuto(marocco)  L’artista strumentista Younes ha collaborato con molto successo con gruppi: Nurr eddin, e l’orchestra Andalusa di Tangeri di jamal Oussini, ha inoltre collaborato con Susy Blady, al programma condominio Mediterraneo, e con Rosario Scotti ha partecipato al videoclip Jerusalem.

Ramzi Harrabi ( Tunisia)una sorgente inesauribile di espressioni artistiche che spazia dalla stesura di profondi testi poetici alla creazione di interessantissimi dipinti alla composizione di musiche esotiche dai ritmi nuovi, creando così uno spazio per se stesso nel mondo artistico siciliano conquistando la simpatia e i favori del pubblico locale. L'artista arabo, si è esibito in numerose apparizioni a livello regionale, come il Festival Sonica (PA) con la band catenese IPERCUSSONICI, MedFest (Buccheri), Festival del

 Mediterraneo (Pozzallo) ed il Compa di Bologna (rappresentando la Provincia di Siracusa) Caltagirone (Museo civico) ha inoltre suonato a Roma per il premio nazionale per i diritti umani organizzato del “freelance international”
A lui è stato affidato l'incarico di ricevere la nave della pace a Siracusa con la partecipazione dell'Istituto Internazionale del Teatro. Dal giorno in cui è iniziata la guerra in Iraq I'artista tunisino ha intensificato il suo impegno per diffondere la cultura
dell ‘incontro…infatti egli è molto impegnato nel sociale.
Ramzi ha organizzato incontri con artisti di altre culture ed altre nazione, favorendo la cultura del dialogo e tutto questo è sfociato nei due musical scritti e diretto da lui ''L'Arabia confusa " e" Identità di Siracusa". Sempre nella promozione della pace, Ramzi ha collaborato al concerto “Voglia di Pace” insieme al soprano Katia Ricciarelli, al Teatro Odeon di Lentini (Sr), dove eseguito 2 duetti insieme al soprano oltre al suo repertorio.

PIERO SAMMATARO

Nel 1963 si diploma all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio D'Amico" di Roma.
Nel 1964 viene scritturato dalla Compagnia dei Giovani diretta da Giorgio De Lullo e Romolo Valli e debutta nei "Sei personaggi in cerca
d'autore" di Pirandello,

 interpretando il ruolo del Figlio.
Seguono "Tre sorelle" di Anton Cechov, "Il confidente" di Diego Fabbri, "I due gentiluomini di Verona" di Shakespeare.Nel 1966 è al Teatro Stabile di Roma diretto da Vito Pandolfi dove, tra gli altri spettacoli, affronta il ruolo di coprotagonista nel celebre "Napoli notte e giorno" di Raffaele Viviani per la regia di Giuseppe Patroni Griffi.
Luchino Visconti, che dal suo primo debutto lo segue con molto interesse e stima, lo vorrebbe nell'"Egmont" di Goethe ma nonostante le migliori intenzioni, è un appuntamento che non si verificherà.
Dal 1968 al 1971 è al Teatro Stabile di Torino. Tra gli spettacoli di varia estrazione, tipici di quel momento storico, l'allestimento più importante rimane un "classico" cioè "Bruto II" di Vittorio Alfieri di cui è protagonista.
1974-1984: Piccolo Teatro di Milano con Giorgio Strehler. "Barbablù" di Dursi, "Il giardino dei ciliegi" di Cechov, "Le case del vedovo" di G.B.Shaw, "Il precettore" di Lenz-Brecht, "La tempesta" di Shakespeare - sono tra le principali produzioni di quel periodo che lo vedono prim'attore.
Da allora, altri Teatri ed altre Compagnie si affacciano sul suo percorso, con alterne vicende fino al 1991, anno in cui avviene l'incontro con il Teatro Stabile di Catania. Benché nel 1975 ne avesse fatto parte con "Il Consiglio d'Egitto" di Leonardo Sciascia, questa volta la collaborazione ha una durata maggiore: "La lunga vita di Marianna Ucrìa" di Dacia Maraini, "La nuova colonia" di Pirandello, "Casa La Gloria" di Antonio Di Grado, "Questa sera si recita a soggetto" di Pirandello, "Gl'innamorati" di Goldoni, "Ai vecchi e ai giovani" - un assolo su parole di Pirandello (sue sono la tessitura dramamturgica e la regìa), "Servo di scena" di Ronald Harwood di cui è protagonista con Turi Ferro, "Il caso Notarbartolo" di Filippo Arriva, "La fiaccola sotto il moggio" di D'Annunzio - di cui è anche regista.
Dal 1996 al 2001 è in scena con "Lorenzaccio" di De Musset, "Le Baccanti" di Euripide (per l'Istituto nazionale del Dramma Antico), "Re Lear" di Shakespeare, "Il diario di un pazzo" di Nikolaj Gogol.
Nell'estate del 2001 mette in scena "Confessione di un pentito" di S. Scalia, con debutto a Taormina Arte.
Dal 2004 è di nuovo a Catania, al Teatro del Canovaccio, dove apre una scuola di recitazione - attività che ha sempre affiancato la sua professione d'attore, con corsi presso la stessa Accademia "Silvio D'Amico", la "Bottega" di Gassman, l'Accademia dei Filodrammatici di Milano e stage al Festival Internazionale dell'Attore di Montalcino. Qui, al Canovaccio, peraltro, agisce come consulente artistico e regista oltre che come attore.
Tra le produzioni di cui è protagonista e regista figurano "L'ultima stagione" da Pirandello, "La favola è finita" di cui è autore, "Salvo ognuno" di Sammataro da Cechov, "Il fantasma di Canterville" di Wilde, "Lettera al capo della polizia" di Valerio Cattano di cui è protagonista e registaParallelamente al palcoscenico, svolge una lunga ed importante attività radiotelevisiva: "Quo vadis" di Sinkiewicz, "I demoni" di Dostoevskij, "Luci di Bohème" di Henry Murger, "Kaspar" di Peter Handke, "Histoire du soldat" di Stravinskij, "Trappola per un uomo solo" di R.Thomas, "La luna e i falò" di Pavese e film per la televisione quali "Anatomia di una rapina" di Giampiero Galasso e "Una nuvola d'ira" dal romanzo di Giovanni Arpino.

VINCENZA TOMASELLI

Racconti sui lupi …
“Una Favola nel Distretto del Sud Est”,titolo originale dello spettacolo Racconti sui lupi, è un progetto di Vincenza Tomaselli, nato per valorizzare il genere letterario della fiaba e promuovere iniziative culturali legate principalmente al mondo dell’infanzia. Lo spettacolo rappresenta il tentativo di ricreare un mondo di fantasia, sorretto da imprescindibili insegnamenti etici, nel quale giocano un ruolo fondamentale l'originalità dei costumi, delle scene e della musica e la ricerca per il lato tattile dell'illustrazione. “Una Favola nel Distretto del Sud Est” infatti non si limita ad essere una semplice esposizione di opere teatrali, ma vuole, al contrario, mettere il bambino a contatto con l'arte attraverso metodi interattivi. Una sorta di reality fiabesco, nel corso del quale vengono effettuate letture di racconti provenienti da tutto il mondo, interpretate da animatori professionisti. Il tema sviluppato è “Il ruolo del lupo nella fiaba, da Platone ai giorni nostri”.  Una sorta di esperimento-gioco nel quale i bambini impareranno a dissertare e riflettere sui concetti etici del bene e del male, attraverso la maestria di quattro lupi-attori e di una ninfa-guida.
Il percorso letterario attraverso le favole che hanno come protagonista il lupo, mira a dimostrare come i personaggi assumano simbologie diverse nei secoli, poiché diverse sono le soluzioni che gli uomini danno ai problemi nelle varie culture e periodi storici. Il lupo, emblema dell’oppressione e forza del male, col cambiamento della mentalità è divenuto vittima, simbolo di libertà, ma soprattutto di solitudine. Gli animali hanno sempre stimolato l’immaginazione dell’uomo. Il lupo (canis lupus- canis rufus) può essere considerato, sotto tale aspetto, un animale di primo piano in quasi tutte le parti del mondo. Ne sono prova le numerosissime leggende legate al lupo e i racconti presenti nelle tradizioni magico-mitologiche di molti popoli dalle quali sono state tratte credenze specifiche che hanno avuto come oggetto questo inquietante animale. Spesso il lupo è stato simbolo di forza e di crudeltà in considerazione della sua ostentata aggressività verso l’uomo e le sue cose. Tuttavia questo animale, soltanto se affamato o ferito pùò aggredire e in casi peraltro estremamente sporadici. Ma il timore riversato per secoli su questa bestia dagli uomini è reciproco e un brillante esempio ci viene presentato nel “Libro della Giungla” di R. Kipling. Qui infatti un ragazzo adottato e svezzato da un branco di lupi, riusciva a dominare gli animali con lo sguardo, ma fuggiva alla presenza degli uomini. Nell’Antica Grecia, esisteva una città, Licopodi, nella quale erano condotti i licantropi e ivi rinserrati, nella convinzione che potessero recare danno alla comunità.  La leggenda degli uomini-lupo si protrasse fino al Medio Evo, quando nei paesi germanici sorse una vastissima letteratura sui cosiddetti “lupi mannari”.  Per questa ragione, il lupo è rimasto nell’immaginario infantile come figura che incute timore e una traccia di tale inquietudine vaporizzata però da travolgente goliardia e umorismo viene dato dal racconto “I lupi nei muri” dello scrittore Neil Gaiman. Ai bambini, ancor oggi è paventata la figura dell’animale come una sorta di spauracchio, figura presente nella letteratura favolistica che lo presenta come elemento negativo da evitare e possibilmente uccidere, così per sfatare anche questa filosofia, ecco una versione inedita di “Cappuccetto Rosso”, ovvero “In bocca al lupo” di Fabian Negrin. Ma il lupo è anche quello di Jon Scienszka in “La vera storia dei tre porcellini” .
Un animale sprovveduto nella cui simbologia elementare, come accade nelle brevi storie di Esopo, l'insegnamento morale viene memorizzato più facilmente da adulti e bambini. I personaggi fiabeschi di questo percorso letterario-teatrale sono a tutti familiari, ma il carattere delle storie, le atmosfere emotive e qualche volta anche gli epiloghi, sono rivisitati. Si tratta infatti di un esperimento, che induce grandi e piccini a non dare credito ad una sola campana, ma a ricercare le ragioni di tutti i soggetti messi in causa. Un invito a riflettere e far riflettere sui luoghi comuni.
In occasione del Medfest, la regista Enza Tomaselli realizzerà alcuni nuovi adattamenti scenici.

SAN GIORGIO E IL DRAGO

Accampamento: La compagnia “San Giorgio e il drago” è in grado di allestire un accampamento medioevale con fino a sette tende ed occupare quindi luoghi molto ampi come parchi o giardini. All’interno i soldati,

gli scudieri, i cavalieri e il loro seguito popoleranno il campo addestrandosi all’uso delle armi, intrattenendosi in giochi dell’epoca, mangiando, bevendo e rievocando la vita dell’ accampamento immersi in una scenografia che cura fino al minimo dettaglio: dai copricapi alle calzature, dalla più grande delle botti alla più piccola posata.Le donne che preparano il fuoco e arrostiscono la cacciagione, i bambini che giocano e osservano i soldati brandire le lance o discutere della battaglia, i cavalieri provare i propri elmi e le proprie armature; tutti disponibili in ogni momento a mostrare e spiegare nei particolari il mondo che stanno ricreando.

Mercato: All’interno di ogni bancarella verranno esposti ed eseguiti antichi mestieri come lo speziale, il ceraio, la cardatrice di lana, il mercante di stoffe, lo sprocano, il ciabattino e molti altri.
In poco tempo vi perderete in un turbinio di profumi, colori, sapori; le erbe

aromatiche in vendita nelle ciotole di legno, le pelli. appese a seccare, le penne e gli inchiostri dello scrivano, un nobile che passeggia tra le bancarelle con al fianco la propria spada, uomini e donne del popolo intenti nell’ esporre la propria mercanzia o intessere ricami su una veste per una nobile dama

LICE de LUXE

La compagnia LICE de LUXE nasce nella primavera del 2003 e tutt´ora lavora con grande successo nei festival di tutta Europa.
Steffen Lundsgaard é nato in Danimarca nel 1972. Fin dal 1990 ha lavorato con numeri da solista in defferenti circhi e con la compagnia "The Jumpings" con la quale ha girato tutto il mondo. Steffen ha studiato arti circensi nella "Moscow State Circus School" in Russia e danza nell ‘Instituto Superior del Arte dell’Avana, a Cuba.
Karl Stets é nato in Danimarca nel 1974. Nel 1992 inzia a studiare alla "Academy for Untamed Kreativety" di Copenhagen per poi passare alla "Moscow State Circus
School", Russia. Ha lavorato inoltre con "Cirkus Cirkor" in Svezia e recentemente con i "False Majeure" in Danimarca
Katja Amtoft é nata in Danimarca nel 1976 . Ha iniziato la sua carriera circense come cuoca in un piccolo circo danese diventando poi truccatrice a Kolding, in Danimarca.
Dopo queste esperienze si allena per un anno a "Die Etage" di Berlino, e poi per quattro anni all’ "Ecole Supérieure des Arts du Cirque" di Bruxelles. Katia ha lavoratoin diversi festival in Francia, Olanda e Danimarca.

JAMAL OUASSIN TANGERI CAFE’ ORCHESTRA

La straordinaria atmosfera urbana di Tangeri è la fondamentale fonte d’ispirazione di Jamal Ouassini - violinista e compositore, figlio di questa città, per questa nuova formazione la “Tangeri Cafè Orchestra”.La Tangeri Cafè Orchestra, che prende il nome dall’omonimo caffè della città, ( Kahwa Tanja, luogo di ritrovo dei musicisti

 negli anni 70) è un nucleo di otto musicisti, marocchini , spagnoli e italiani di diversa estrazione musicale.
Partendo dai ritmi e dalle melodie arabe e flamenche, l’ensemble sviluppa uno stile proprio di composizioni
originalicon l’utilizzo di una strumentazione rigorosamente acustica.
La musica della Tangeri Cafè Orchestra è una musica di fusione, che pur rimanendo legata alle tradizioni, quali risultato di sedimentazioni storico – culturali, guarda “al di là del mare”, intessendo nuove sonorità e ritmiche arricchite dal dialogo con altri linguaggi musicali.
La Tangeri Café Orchestra ha partecipato a prestigiosi festivals in Spagna, Portogallo e Italia, con grande successo e riscontro entusiastico di pubblico e critica.
In Italia la Tangeri Café Orchestra ha partecipato tra l’altro al Festival della letteratura di Mantova, con la presentazione di Tahar Ben Jelloun e Khaled Fouad Allam, sostenitori e promotori di questa nuova Orchestra Mediterranea; Verona Folk (Castel Montorio); Festival Rotte mediterranee (Forte di Exilles, Regione Piemonte); Suq Rassegna Multietnica di Bolzano con la partecipazione del poeta Juan Vicente Piqueras; Festival Mediterraneo "Incontro Internazionale di Musica e Letteratura" presso il Teatro Grande di Pompei con la partecipazione di Moni Ovadia e Khaled Fouad Allam.

CICCIO MEROLLA

nun pressa’o sole
Il groove è naturalmente dentro di lui e con estrema semplicità lo riversa fuori utilizzando la pelle degli strumenti, la voce, ed il suo essere che è energia pulsante.
Le percussioni da ogni latitudine come un linguaggio universale: atmosfere indiane, africane e arabe si fondono in un sound mediterraneo, dove reminiscenze tribali incontrano le suggestioni della cultura metropolitana napoletana.

Francesco "Ciccio" Merolla nel 1989 partecipa al progetto discografico prodotto da Pino Daniele "BLUES METROPOLITANO" che di lì a poco diventerà un film cult dal titolo omonimo. Nel 1990 la prima collaborazione internazionale, come percussionista al tour europeo "El Rumbero" dei GIPSY KING. Da questo punto in poi è un susseguirsi di tournèe e collaborazioni, tra le tante ricordiamo Ornella Vanoni, Andrea Bocelli, Dulce Pontes,Eugenio Bennato, James Senese ed Enzo Gragnaniello con cui inizia un'intensa e importante collaborazione artistica realizzando due album: "Neapolis Mantra" ed "Alberi". Partecipa a numerosissimi Festival, tra i quali anche quello di San Remo nel 1999 e suona moltissimo con progetti anche di matrice diversa, ed ecco la collaborazione con Riccardo Veno per un progetto ambient e quella con la FAMIGLIA prima e con Lucariello e Beat Laden poi per uno dei progetti più interessanti dell’hip hop campano i V7 ethno funk bass. Nel 2005 fa uscire il suo primo album Nun pressa o sole che racchiude in 11 tracce il suo percorso di vita e musicale edito da RAI TRADE e Taranta Power è una pietra “morbida” e rappresenta un punto di partenza per il CICCIO MEROLLA di adesso!!

VLADMIR LUXURIA


L’artista interpreta in anteprima ed in esclusiva per il Medfest, il testo , collocabile fra il 1152 ed il 1160, ispirato ad un poemetto francese misogino di anonimo, il Chastiemusart” L’ammaestramento dello stolto”, che è la fonte principale.
Il poemetto, scritto in quartine monorime di alessandrini, in neo-latino infarcito di gallicismi, attribuito ad un anonimo veneto, tradotto per l’occasione da Loredana Rasura e riadattato da Elena Servito e Vladimir Luxuria, ha lo scopo di screditare le donne attraverso numerosi esempi negativi di antenate “ illustri”, a partire dalla prima donna.
Le donne, vengono accostate agli animali viziosi dei bestiari con intenti sia deterrenti che intimidatori.

EUGENIO BENNATO

Eugenio Bennato fonda nel 1969 la Nuova Compagnia di Canto Popolare, all’epoca il primo e più importante gruppo di ricerca etnica e revival della musica popolare dell'Italia del Sud. Negli anni 70, la NCCP conquista i giovani e influenza considerevolmente gli artisti italiani che formano la famosa “Scuola Napoletana. Con la NCCP registra 6 LP e dopo l'esordio al Festival dei Due Mondi di Spoleto ('72) realizza tournées di grande successo in Italia e all'estero (Francia, Inghilterra, Germania, Iugoslavia, URSS, Argentina, ecc.)
Nel 1976 fonda MUSICANOVA e inizia un'attività autonoma di compositore con costante riferimento allo stile popolare.
Nel 1998 fonda il movimento "Taranta Power" che, sulla scia di uno straordinario rinnovato interesse del grosso pubblico giovanile per il ritmo della Taranta rituale, propone nuove strade per la promozione della Taranta che sfruttino diverse forme di creatività artistica (musica, cinema, teatro), “Taranta Power”(1999) diviene anche un lavoro discografico: la sintesi musicale di un movimento che segna una frattura con il passato modo d’intendere la musica popolare in Italia.
Parallelamente continua a sviluppare la sua carriera di compositore: dopo la realizzazione delle musiche dell’opera teatrale “Pilato Sempre” (testo di Albertazzi, regia Armando Pugliese) e del film “Rosafuria” (regia di Gianfranco Albano, produzione Rai), ha realizzato la composizione, in collaborazione con il fratello Edoardo Bennato, della colonna sonora del cartone animato “Totò Sapore” (coproduzione Medusa-Lanterna magica) uscito nei cinema a Natale 2003. Queste composizioni hanno dato luce ad un musical “Pizza Story” dove l’universo rock di Edoardo si fonde alle sonorità etniche di Eugenio. Il musicista ha già realizzato parte del nuovo lavoro dal titolo Sponda Sud che contiene solo brani inediti di prossima pubblicazione.

SENSUS

Dalla lunga esperienza del suo fondatore, il musicista ed attore Marco Muzzati, e di alcuni degli elementi del suo organico, nasce nel 2006 il poliedrico ensemble Sensus. Accogliendo al suo interno artisti

provenienti dai diversi ambienti della musica antica ed etnica, del teatro e della danza, Sensus esprime la volontà specifica di fondere vari linguaggi, nella proposta di “spettacoli totali” in una sorta di ritrovata koiné.
Privilegiando una posizione di riguardo rispetto al pubblico e alla fruizione dei suoi spettacoli, Sensus offre delle rappresentazioni sempre fresche e godibili, in cui il trascolorare delle atmosfere e degli stati d’animo, costruito sui testi e lo svolgersi dell’azione, viene sempre ben sottolineato ed esplicitato dal continuum musicale e sonoro.
In ognuno dei suoi spettacoli, testo e musica ben si alternano come veri protagonisti, su uno sfondo drammaturgico ricco di elementi e suggestioni storiche, spesso rivelatisi di pregnante attualità.
Anche la ricchezza dello strumentario utilizzato da Sensus cattura l’orecchio e l’occhio dello spettatore in funzione evocativa ed affabulatoria, secondo una propria e franca dichiarazione di intenti, …come da sempre sottendono, o almeno dovrebbero, la musica e il teatro.

GABRIELLA MAZZONE

Si diploma nel 1998 alla scuola di teatro classico “Giusto Monaco” dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico.
Nello stesso anno fonda l’Associazione Culturale Aspettando Godot, attiva nella promozione della cultura e nella ricerca di nuove forme di spettacolo.
Il suo curriculum personale l’ha vista impegnata con i più grandi registi contemporanei. Ha lavorato con Lorenzo Salveti, Piero Maccarinelli, Luca Ronconi, Antonio Calenda, Peter Stein, Irene Papas,

Massimo Castri, Luca De Fusco
Dal V Canto: I lussuriosi… un’interpretazione nasce da un antico amore per il verso dantesco partorito sulle tavole del palcoscenico della scuola di teatro e da una pluriennale ricerca comparativa di fonti interpretative.
Tale amore, coniugato all’esigenza di sperimentare nuove forme di teatro miscelando la più classica delle tradizioni letterarie con la tecnologia informatica, ha dato vita a una sorta di viaggio onirico multimediale, in cui personaggi reali e virtuali si incontrano, si mescolano, interagiscono, si confrontano.
E, come in un sogno, colui che sogna è l’unico essere reale e, le immagini che gli si presentano, puri ologrammi. Ma, così come accade nei sogni, chi sogna si identifica e fa sue le emozioni dei fantasmi che gli compaioni, fino a soffrire, fino a morire con loro.

MUSICI E SBANDIERATORI „ CITTA’ DI FLORIDIA“

Il gruppo musici e sbandieratori „ Città di Floridia“ nasce nel 2000. Composto da 30 elementi, si caratterizza per l’uso di costumi tardo-medievali.
Il gruppo coinvolge il pubblico in un’atmosfera d’altri tempi tramite le evoluzioni delle bandiere e il ritmo incalzante dato dai tamburi e dalle musiche medioevali delle chiarine.
Le sezioni musicali sono affidate al Prof. Paolo Lenares.
Le coreografie messe in opera dagli sbandieratori sono ideate dal Prof.Paolo Buccheri.

CESARE POLITI

Cesare Politi, creativo per eccellenza e personaggio eclettico, appartiene a quel gruppo  di giovani attori - registi, fautori, all’inizio degli anni settanta, della neo avanguardia teatrale italiana. Catanese, ma siracusano d’adozione, ha vissuto la sua vita artistica tra Sr – Ct – Mi. Da alcuni anni opera stabilmente anche nella sua natia Catania, dove ha dato .

vita ad un laboratorio teatrale della sua “ Scuola d’Attore Salvo Randone “ fondata a Siracusa nel 1987
 Il primo approccio con il teatro Politi lo ha all’età di 13 anni ( Edipo a Colono; Dio salvi la Scozia; etc.) entrando a far parte di “ Casa La Rizza” , fucina del teatro classico dei primi anni sessanta.
- Dal ’66 al ’69: collabora con i Movimenti Culturali Studenteschi; gira l’Italia con compagnie di mestieranti; frequenta numerosi stage nella scuola teatrale romana di Fersen.
Nell’autunno del ’71, assecondato da un gruppo di giovani attori esordienti, fonda  il “ Teatro Giovane “ ( oggi “ Teatro G” ) e da vita al primo dei sette teatri alternativi aperti nel  corso degli anni della sua permanenza in Sicilia.
Con il “ Teatro Giovane “ degli anni settanta, inizia il percorso del “ teatro di base”  non istituzionalizzato , esordendo con successo nella duplice veste di attore- regista.
Nelle prime regie di Politi è evidente un certo interesse sul rapporto fra la natura e l’uomo e proprio dalla posizione di assoluta dipendenza di quest’ultimo nei confronti della prima, egli  riesce ad approfondire la sua indagine nella natura mediante il suo modo di “ fare teatro “.
Dal 1971 al ’76, sono per lui anni di ricerca e di sperimentazione. Anni di interesse verso filosofie ed espressioni teatrali di vari paesi.  Poi, nel ’76, come a suo tempo aveva fatto il polacco Leon Schiller con le ragioni del  ” teatro puro” di Gordon Craic, la ricerca di rinnovamento lo spingono sino a Stanislavskij,  di cui ne elabora le teorie per identificarsi , ancora oggi, in un teatro “ interpretativo “ immune da accademismo.
Lo stesso anno, dalla “ Accademia Internazionale di S. Marco” e dalla  Camera di Commercio di Siracusa, riceve il “ Premio Internazionale Archimede” per attività teatrali,
ed è anche premiato al Festival del Teatro ( Orfeo di J. Cocteau ), tenuto al Teatro delle Muse dello Stabile Catanese.
Il teatro di Politi, o il suo modo di comunicare con il pubblico, è essenzialmente ricerca del rapporto uomo – società con quel pizzico di polemica che consente di non cadere nella retorica e nello scontato.

STEFANIA BONGIOVANNI

Diplomata alla Scuola di Danza AC DANZA&DANZA.
Perfezionamento tecnica Vaganova con Alexander Stepkine (Teatro Kirov San Pietroburgo), Anton Magirskij, Stefan Kristof e Neva Dimitrova Wrubel (Teatro Nazionale dell’Opera di Sofia). Ha danzato i ruoli chiave del balletto classico tra cui Esmeralda, Paquita, Raymonda, Kitry (Don Quixote), Gamzatti (La Bayadere), La fata die Lillà (La bella addormentata) e la Morte del Cigno (Il Carnevale degli Animali).

In occasione del XII Medfest realizzerà una coreografia dedicata alla lussuria: una donna sensuale , bella e amabile, ma attraente come la lussuria.

 

Punto di incontro di culture e civiltà. Unione mistica di religioni,
riti e leggende.
Alchimia di lingue,
colori, ritmi e suoni.
Tutto questo fu
il medioevo siciliano:
ventre del Mediterraneo
e ancora più su,
fino ai Longobardi e ai Normanni.
Oggi potremmo definirle
prove tecniche di globalizzazione,
in un mondo
(quello medioevale)
che nel Mediterraneo
aveva il suo centro,
e nella Sicilia
il suo ombellico
.

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